Nell’ambito del più ampio progetto FAMI CIVIS V, la Sezione Flussi Migratori della Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto hanno progettato e sviluppato diverse iniziative complementari ai 250 corsi di formazione civica e linguistica attuati dai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Tra queste, l’UCRIDA ha affidato alla Struttura Tecnica Regionale il compito di studiare l’offerta formativa di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana per i migranti in condizione di analfabetismo o con una bassa scolarità, particolarmente esposti al rischio di marginalità sociale.
Lo studio è stato condotto nei primi sei mesi del 2017, a partire da una ricognizione che ha considerato le modalità di progettazione dei primi corsi di livello Pre-A1 avviati nel progetto CIVIS V ed il loro sviluppo didattico, effettuata dagli insegnanti che operano nella Struttura Tecnica Regionale. La ricognizione ha portato in luce aspetti che evidenziavano l’esigenza di condividere un quadro di riferimento comune, strumenti di analisi e di progettazione, protocolli uniformi e coerenti per la valutazione degli esiti attesi. Successivamente è stata avviata la produzione di materiali attribuita ad un gruppo ristretto di co-autori, che hanno redatto il presente fascicolo. Il testo della Guida nasce e si qualifica come un lavoro condiviso, anche se:
- Maria Fiano ha curato in particolare il testo del secondo e del quinto capitolo;
- Lorella Tomirotti ha curato il quarto capitolo (par. 1 e 3);
- Nereo Turati ha curato il terzo, quarto (par. 2) e sesto capitolo.
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Se vi piace leggere qualcosa di diverso dai manuali di glottodidattica o dagli articoli delle riviste specializzate sui temi linguistici, andate in biblioteca o in libreria
(ma non su Amazon, che Bezos di soldi ne ha fin troppi...) e leggetevi questo bel romanzo della scrittrice francese Laurence Cossè. Narra la storia di un tentativo di alfabetizzazione tra donne: una è nativa, colta e benestante, l'altra è immigrata, analfabeta primaria, povera.
Forse pensare che i romanzi servano per entrare in dimensioni "alte" rispetto a quella del lavoro non è un'idea sbagliata, ma questa storia è uno specchio davvero speciale!
"Se in Les amandes amères ritroviamo diversi aspetti di una questione educativa che richiede necessariamente un approccio interdisciplinare – tra insegnamento agli adulti, acquisizione della seconda lingua e apprendimento della lettura e scrittura – sul piano degli apporti specifici a un tema specialistico così articolato, è rilevabile non tanto la presenza di elementi nuovi di conoscenza, quanto una sottolineatura diversa di elementi già noti, una loro particolare accentuazione che, portandone in superficie la pregnanza, inducono a considerarne le implicazioni applicative. Così, il "single case" descritto nel romanzo contribuisce a rendere intellegibili non solo le estreme difficoltà esperite da un adulto analfabeta nel tentativo di accedere alla lettura e alla scrittura, ma, in modo speculare, anche le difficoltà radicali in cui si imbatte chi è impegnato nella mediazione pedagogica volta a facilitare quest’accesso! (R.Pugliese - 2016)
In basso un link per scaricare l'articolo di Rosa Pugliese (UniBo) che ci aiuta a riflettere e ad apprezzare la complessità di questo romanzo. Se poi vorrete propormi qualche riflessione o commento, scrivete all'indirizzo: leggiescrivi1@gmail.com.
Mi farà molto piacere condividerlo!